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Flavio Cobolli racconta le sue sensazioni dopo la vittoria al primo turno a Wimbledon
di Francesca Paoletti, da Wimbledon | 01 luglio 2025
“Sull'erba si gioca poco e vedere i progressi che ho fatto negli ultimi tre anni tra il circuito junior e quello major è molto bello. L'erba mi sta piacendo sempre di più e anche se rimane la meno preferita, questa partita è un buon punto di partenza” ha detto Flavio Cobolli commentando la vittoria su Beibit Zhukayev all'esordio a Wimbledon 2025.
La partita, ha detto, "è stata abbastanza buona. Lui è un avversario imprevedibile, e anche se forse il suo livello non è stato il migliore, io sono stato solido e concreto. È difficile giocare contro avversari che servono così bene ma che poi fanno fatica nello scambio, perché non riesci mai a trovare il ritmo. Io ho servito molto bene e questo mi ha aiutato. Sono contento di essere qui, è un torneo speciale e questo mi riempie di gioia”.
Il successo è segno anche di un cambio di passo, reso ancora più evidente dopo il titolo vinto ad Amburgo. “Quel torneo mi ha fatto fare un salto importante, mi ha aiutato dopo un inizio stagione complicato. Mi ha dato fiducia e sono cambiate molte cose da allora. Mi sento un giocatore diverso, inoltre essere testa di serie mi permette di essere a contatto con i migliori… ora mi guardano in modo diverso ma sono tutti molto carini e cordiali con me - ha rivelato - Sono la mascotte, vengo preso un po’ preso in giro ma vengo anche coccolato. Io sono bravo con le persone, sono empatico e rispetto tutti, e in cambio ricevo rispetto e affetto. Oltre agli italiani ho un ottimo rapporto con Zverev; due settimane fa, dopo avermi battuto, è venuto a cena con noi e mi ha dato dei consigli. Per gli allenamenti cerco solo i migliori… Alcaraz, Sinner, Draper… solo dai migliori si impara”.