Quel bel sorriso ci era mancato. Finalmente serena,
Lucia Bronzetti ha colto a
Wimbledon la prima vittoria della sua carriera sui prati di Church Road. Un risultato di prestigio, il cui significato va oltre il risultato stesso; il
successo in due set sulla Teichmann chiude un periodo in cui tutto era diventato complicato, grigio, poco piacevole: “
Speriamo che questa vittoria possa essere un punto di ripartenza – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa post match
- . Vengo da un periodo molto difficile, ho sofferto tanto sia dentro sia fuori dal campo e ci sono stati anche momenti in cui ho pensato proprio di smettere di giocare”.
I cronisti italiani presenti a Londra la ascoltano con attenzione: “Colpa di un po' di pressioni che mi sono messa addosso da sola, non mi sentivo più libera e non mi divertivo più – spiega - . Ero completamente bloccata. Avevo perso la felicità nel giocare, nel fare questo sport che è la mia passione oltre che il mio lavoro. I primi segnali c’erano stati a Miami, anche se avevo superato un turno. Non gli ho dato peso, ma a Madrid, malgrado la bella vittoria sulla Osaka, ho continuato a non sentirmi bene, non ero così felice della vittoria come avrei dovuto essere. Poi a Roma c’è stato l'apice e da lì è andata sempre peggio. Prima di Wimbledon ho lavorato per una settimana nel modo corretto e ho ritrovato un po' di serenità. Oggi in campo si è visto e anche se ancora non mi sento al 100%, penso sia un punto di ripartenza”.