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Wimbledon: Krejcikova inizia col…ruggito, Gauff e Zheng salutano subito!

La ceca, campionessa in carica (n.17), batte in rimonta un’avversaria pericolosa come la filippina Eala. La statunitense (n.2), regina di Parigi, eliminata da una Yastremska particolarmente ispirata: la cinese (n.5) cede in tre set all’altra ceca Siniakova

di | 01 luglio 2025

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Tutta la grinta di Barbora Krejcikova (foto Getty Images)

Inizia con il piede giusto la campionessa in carica Barbora Krejcikova. La ceca, n.16 del ranking e 17 del seeding, ha battuto in rimonta per 36 62 61, in due ore e dieci minuti, la filippina Alexandra Eala, n.56 WTA, nel suo match d’esordio a Wimbledon, terzo Slam stagionale che si sta disputando sui campi in erba dell’All England Lawn Tennis Club (montepremi record: 53,5 milioni di sterline).

“Sono sicuramente molto felice di questa vittoria, perché la partita è stata davvero dura - ha detto la ceca in conferenza stampa -. È un primo turno, quindi è ovviamente molto difficile entrare nel torneo. Ma sono davvero contenta di avercela fatta e quindi di poter continuare il torneo”.

Le due arrivavano a questo match da percorsi molto differenti. Barbora aveva saltato i primi cinque mesi del 2025 per un infortunio alla schiena e si era dovuta ritirare nei quarti ad Eastbourne alla vigilia dello Slam londinese per un problema alla coscia destra. Alexandra, ancora adolescente, era balzata agli onori della cronaca a marzo battendo tre ex campionesse Slam - Ostapenko, Keys e Swiatek - per raggiungere le semifinali a Miami. La 20enne, cresciuta all’Academy di Rafa Nadal a Maiorca, la scorsa settimana ha vinto sei partite, qualificazioni comprese, per raggiungere la sua prima finale WTA, sull’erba di Eastbourne prima di perdere contro l’australiana Maya Joint nonostante quattro match-point.

Ma con il passare dei game la memoria muscolare è sembrata prendere il sopravvento e Krejcikova ha ritrovato il suo ritmo sull'erba: con un rovescio lungolinea vincente, accompagnato da un ruggito, la ceca ha firmato il suo 14esimo a Wimbledon, più che in qualsiasi altro Major. Eppure la giornata non era certo iniziata nel migliore dei modi per Barbora, chiamata in quanto campionessa in carica, ad aprire il programma del martedì sul Centre Court.

Con Krejcikova al servizio sul 2-3 nel primo set, Eala è riuscita a spuntarla grazie a un vincente di rovescio. Giocando solo il secondo main draw Slam nella sua giovane carriera, Alexandra si è fatta valere servendo meglio e commettendo meno errori non forzati della sua avversaria. Ma la campionessa in carica si è riscattata immediatamente volando sul 5-0 nel secondo set. Nella frazione decisiva, sotto 1-0 e di fronte alla seconda palla-break, Eala non ha fatto abbastanza con un colpo d'approccio e non è riuscita a gestire la successiva volée. Alla fine la differenza l’hanno fatta proprio i punti vinti sotto rete con Krejcikova - esperta giocatrice di doppio - che ne ha vinti 8 su 13 mentre Eala solo 2 su 9.

Coco Gauff in azione (foto Getty Images)

Coco Gauff in azione (foto Getty Images)

Gauff, che delusione!

Uno straordinario martedì di sconvolgimenti a Wimbledon si è concluso con l’uscita di scena della testa di serie più alta: dopo Pegula (n.3) e Zheng (n.5) in chiusura di programma è stata eliminata anche la campionessa in carica del Roland Garros, n.2 del ranking e del seeding. Sul Court 1 - dove era stato spostato il match per il prolungarsi del programma sul Centre Court - la statunitense Coco Gauff è stata battuta per 76(3) 61, in un’ora e 19 minuti, dall’ucraina Dayana Yastremska, n. 42 WTA, contro la quale aveva sempre vinto nelle tre sfide precedenti.

“Credo che mentalmente fossi un po' sopraffatta da tutto quello che è successo dopo il titolo a Parigi - ha ammesso Gauff in conferenza stampa -: non ho avuto abbastanza tempo per festeggiare e nemmeno per tornare alle gare. Ma è la prima volta che devo giocare Wimbledon dopo una vittoria così importante: ho imparato molto su cosa farei o non farei di nuovo. E poi lei ha giocato benissimo: quando ho visto il sorteggio sapevo che sarebbe stata una partita difficile per me. L’avevo affrontata sulla terra battuta, una superficie che credo mi si addica un po' di più, e pure ho combattuto per tre set. Sì, sapevo che oggi sarebbe stata dura: ho avuto delle possibilità ma non è andata bene”.

La 25enne di Odessa ha espresso il suo miglior tennis per ottenere la seconda vittoria in carriera contro una giocatrice top 2 (aveva battuto l'allora numero 2 Karolina Pliskova a Wuhan 2019). Nonostante la differenza di 40 posizioni in classifica, questo è stato un incontro che molti hanno messo sul taccuino tra quelli più interessanti del primo turno. E così è stato. Yastremska, che ha raggiunto un “best” da n.21 WTA e che nel 2024 ha raggiunto le semifinali all’Australian Open partendo dalle qualificazioni, non era certo un’avversaria comoda per la regina di Parigi.

Dayana ha avuto un'intensa attività sui campi in erba: in preparazione di Wimbledon, ha vinto sei degli otto incontri disputati su questa superficie, raggiungendo la finale a Nottingham (stoppata da Kessler) ed i quarti ad Eastbourne (perdendo contro Eala). Yastremska ha vinto il suo match d’esordio in sei degli ultimi sette Slam: il suo miglior risultato in carriera a Wimbledon sono gli ottavi del 2019. Coco, invece, è stata eliminata al primo turno di Wimbledon in due delle ultime tre edizioni: Gauff è la terza campionessa in carica del Roland Garros a perdere subto ai “The Championships” nell'Era Open dopo Henin nel 2005 (sconfitta da Daniilidou) e Francesca Schiavone nel 2010 (stoppata da Dushevina).

Zheng Qinwen colpisce di diritto (foto Getty Images)

Zheng Qinwen colpisce di diritto (foto Getty Images)

Erba “indigesta” per Zheng

Katerina Siniakova e il tennis su erba vanno particolarmente d’accordo, sicuramente molto più di Zheng Qinwen! A Wimbledon la 29enne di Hradec Kralove, n.81 WTA, ha raggiunto per tre volte il terzo turno in singolare (2016, 2018 e 2021) ma soprattutto ha trionfato tre volte in doppio (2018, 2022 e 2024). E non è un caso che l’ultimo titolo conquistato in singolare, il quinto complessivo, lo abbia vinto proprio sui prati, quelli tedeschi di Bad Homburg nel 2023.

Sta di fatto che Siniakova ha eliminato per 75 46 61, dopo quasi due ore e mezza di lotta in una giornata di caldo torrido, la cinese Zheng, n.6 del ranking e quinta favorita del seeding, che pure era stata capace di arrivare in semifinale sull’erba del Queen’s due settimane fa. Però a Wimbledon, in quattro partecipazioni, la 22enne di Shiyan ha ottenuto solo due vittorie.

Zheng era in buona posizione per vincere il primo set, in vantaggio per 5-3, ma Siniakova le ha strappato per due volte di fila la battuta ed ha vinto gli ultimi quattro giochi. Il secondo set si è sbloccato sul 4 pari quando Zheng ha centrato il break con un bel vincente di rovescio e poi ha servito bene per pareggiare il conto. La ceca, nonostante il “medical time out” nel secondo set e l'aspetto stravolto per il caldo, si è velocemente ripresa nel set decisivo volando sul 5-0 prima di chiudere 6-1. La differenza in favore della ceca l’ha fatta la risposta: Siniakova si è procurata 15 palle-break e ne ha convertite cinque.

“Devo migliorare il mio servizio - ha detto Zhang in conferenza stampa -. Voglio dire, non la considero una sfida per me giocare sull'erba. Forse dovrei solo migliorare un po' di più il mio livello: oggi le ho concesso molto nei miei turni di battuta, soprattutto quando conducevo 5-3 nel primo set. In quel momento, la mia concentrazione non c'era. È stato un peccato. Anche nel terzo set le ho concesso facilmente il break. Servire bene: questa è la chiave sull'erba”.

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